Nei bambini o negli adolescenti non è raro sentir parlare di palato stretto. Si tratta di un disturbo derivato da cause genetiche o ambientali, che causa un deficit trasversale del palato inferiore e costringe gli elementi dentali ad assumere posizioni scorrette.
Il Dottor Andrea Poggi si occupa di trattare questa patologia e di aiutare l’apparato osseo a modellare la sua forma e a contenere la lingua e i denti, aggiustandone la postura.
In questo approfondimento andremo a scoprire nel dettaglio di cosa si tratta, quando è necessario intervenire e quali sono le terapie utili al trattamento del palato stretto.
Palato stretto: cos’è
Il palato stretto è una sindrome che colpisce i bambini in tenera età e comporta un’estensione del palato ridotta all’interno della bocca. Il palato infatti dovrebbe avere una sua larghezza fisiologica, utile a contenere gli elementi dentali e la lingua. In una condizione di spazio insufficiente, il muscolo della lingua non riuscirà a mantenere il contatto diretto col palato e a modellarne la forma in vista della crescita dei denti.
Sintomi
La diagnosi del palato stretto da parte di un dentista viene effettuata con strumenti tecnologici che permettono di verificare la condizione della bocca.
Tra i sintomi più comuni troviamo:
- Sovraffollamento dentale. I denti non hanno spazio per crescere e si inclinano, sovrapponendosi agli altri;
- Malocclusioni. Le due arcate dentarie non sono simmetriche e allineate;
- Problemi respiratori o fonetici. Se l’osso mascellare ha dimensioni inferiori anche il passaggio di aria nella cavità nasale sarà limitato.
Cause del disturbo
Diverse possono essere le cause del deficit di spazio nel palato:
- Genetiche, causate da un’eredità genetica;
- Comportamentali, derivate dalla suzione del pollice o da una respirazione orale, invece che nasale;
- Traumatiche, causate da danni al volto.
Trattamento del palato stretto
Il trattamento del palato stretto è di tipo ortodontico. Dopo aver effettuato gli esami di diagnosi preliminare, il Dott. Poggi andrà a realizzare un espansore palatale su misura per ciascun paziente. Il dispositivo, poggiato sui denti inferiori, andrà a dilatare la superficie palatale e nel giro di 6- 12 mesi a espandere quanto basta la struttura ossea.
L’espansore palatale viene installato a pochissimi millimetri dal palato in modo da non creare disagi durante i processi di fonetica o di masticazione; al centro vi sarà spazio per inserire una piccola chiavetta che regolerà la tensione.